L’impatto della caffeina sulla glicemia

La caffeina

La caffeina è uno stimolante naturale del sistema nervoso centrale appartenente alla classe delle metilxantine. In piccole dosi, è nota per aumentare la vigilanza. Nella sua forma più pura, la caffeina è una polvere bianca amara. La caffeina è stata estratta e isolata per la prima volta dal caffè nel 1819. Si trova anche nel tè e nei baccelli di cacao.

Oggi la caffeina è la droga psicoattiva più consumata al mondo. Secondo uno studio, ben l’80% della popolazione mondiale consuma quotidianamente un prodotto a base di caffeina. Si può quindi immaginare come il caffè sia diventato una parte indelebile della nostra vita quotidiana, alla quale è molto difficile rinunciare.

Gli effetti

Vediamo come la caffeina influisce sull’organismo e, in particolare, sulla glicemia.

Uno degli effetti della caffeina è quello di ridurre la sensibilità all’insulina. Quando la sensibilità all’insulina si riduce, si instaura l’insulino-resistenza. Ciò significa che le cellule non reagiscono all’ormone come un tempo, non assorbono la stessa quantità di zucchero dal sangue dopo aver mangiato o bevuto. Questo fa sì che il corpo produca più insulina del necessario, e che i livelli siano più alti dopo i pasti.

La caffeina aumenta i livelli di alcuni ormoni dello stress, come l’epinefrina (o adrenalina). L’epinefrina può impedire alle cellule di elaborare una quantità elevata di zuccheri e può impedire all’organismo di produrre altrettanta insulina.

La caffeina blocca anche l’adenosina, che svolge un ruolo importante nella produzione di insulina da parte dell’organismo. Controlla anche il modo in cui le cellule rispondono ad essa.

Attenzione alle dosi

Anche se gli effetti della caffeina sono specifici per ogni individuo, uno studio ha rilevato che bere più di 3 tazze di caffè al giorno può portare a ipoglicemia e iperglicemia. L’ipoglicemia è la carenza di glucosio nel sangue, mentre l’iperglicemia si verifica quando i livelli di zucchero nel sangue sono troppo alti. La caffeina è stata anche collegata a effetti negativi come tachicardia, disturbi del sonno e ansia.

Per la maggior parte dei giovani adulti sani, la caffeina non sembra influire in modo significativo sui livelli di zucchero (glucosio) nel sangue e un consumo fino a 400 milligrammi al giorno sembra essere sicuro.

Anche il momento in cui si assume la caffeina è importante, perché può disturbare il sonno. Sebbene la caffeina rimanga nell’organismo per un periodo di tempo diverso a seconda dell’individuo, in genere si consiglia di consumarla entro il primo pomeriggio.

Conclusioni

In sintesi, gli effetti della caffeina sono specifici per ogni individuo. Alcuni dei maggiori benefici della caffeina leggera o moderata sono legati al miglioramento della produttività e all’aumento della vigilanza. La caffeina è stata anche associata a effetti negativi come accelerazione della frequenza cardiaca, disturbi del sonno e ansia. Riduce la sensibilità all’insulina e porta all’insulino-resistenza.

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Disclaimer: il contenuto di questo articolo è solo a scopo informativo ed educativo. Non fornisce alcun consiglio medico né intende sostituire un parere medico professionale sul trattamento, la diagnosi, la prevenzione o l’alleviamento di qualsiasi malattia, disturbo o disabilità. Consultare sempre il proprio medico o un professionista sanitario qualificato in merito alle proprie condizioni di salute e/o alle proprie preoccupazioni prima di intraprendere un nuovo regime di cura, compresi i cambiamenti nella dieta o nello stile di vita.

 

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