I cambiamenti cerebrali indotti dalla menopausa

La menopausa

La menopausa è un momento fisiologico della vita della donna che coincide con il termine della sua fertilità. In genere si verifica tra i 45 e i 55 anni di età, ma non sono rare menopause precoci e tardive. È un periodo che porta con sé dei disturbi sia a livello fisico (sudorazione elevata, vampate di calore) che a livello mentale e cognitivo. La sensazione di “nebbia cerebrale” è infatti uno dei sintomi più comuni della menopausa, che molte donne lamentano.

 

Cosa succede nel cervello durante la menopausa?

Secondo il Centro Tedesco Malattie Neurodegenerative (DZNE) di Bonn, in Germania, aumentano i cambiamenti cerebrali misurati da un biomarcatore noto come “iperintensità della materia bianca – WMHs”. Le WMHs sono piccole lesioni che aumentano con l’età e l’ipertensione arteriosa non controllata e sono state associate a un aumento del rischio di ictus, malattia di Alzheimer e declino cognitivo.

Lo studio

Lo studio, pubblicato sulla rivista Neurology, ha coinvolto 3.410 persone con età media di 54 anni, (tra cui 806 donne in premenopausa e 1.167 in post-menopausa). Inoltre, il 35% di tutti i partecipanti aveva la pressione alta e di questi, la metà aveva una pressione arteriosa incontrollata. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a risonanza magnetica, e dalle scansioni è stata calcolata la quantità di WMHs per ciascun partecipante.

I risultati

I ricercatori hanno dimostrato che prima della menopausa, donne e uomini di età simile non differivano in termini di WMHs. Ma il carico di queste iperintensità era più alto e accelerava più rapidamente nelle donne in post-menopausa rispetto agli uomini della stessa età. Hanno anche scoperto che le donne in post-menopausa avevano più WMHs rispetto alle donne in premenopausa di età simile. Non correlato allo stato della menopausa, le donne con ipertensione incontrollata avevano quantità più elevate di questo biomarcatore cerebrale rispetto agli uomini.

Considerazioni

“È noto che l’ipertensione, che colpisce i piccoli vasi sanguigni nel cervello, può portare ad un aumento delle WMHs”, ha affermato l’autrice dello studio Monique Breteler. “I risultati del nostro studio non solo mostrano che sono necessarie ulteriori ricerche per studiare come la menopausa influisca sulla salute vascolare del cervello, ma parlano anche della necessità di considerare diverse traiettorie di salute per uomini e donne, e status di menopausa. La nostra ricerca sottolinea l’importanza della medicina specifica per sesso e di una terapia più attenta per le donne di età avanzata, in particolare quelle con fattori di rischio vascolare”.

Conclusioni

La menopausa segna la fine dell’età fertile, ma non di certo la fine dell’attività lavorativa. Poiché la ricerca ci dà evidenza delle diverse problematiche associate all’invecchiamento maschile e femminile, le aziende che hanno a cuore il benessere di ogni singolo dipendente dovrebbero muoversi in questa direzione. Rispettare i cambiamenti di ognuno, attuando dei percorsi di prevenzione specifici per età, sesso e condizione fisiologica, potrebbe essere una carta vincente per preservare il benessere personale e, di conseguenza, la produttività aziendale.

Sebbene ci siano dei cambiamenti a livello cerebrale che è difficile (o impossibile) contrastare, ci sono molti aspetti legati al declino cognitivo che possono essere prevenuti tramite specifici esercizi cognitivi. Se vuoi conoscere il percorso di Training Cognitivo che Neocogita mette a disposizione delle aziende, contattaci e ti forniremo tutte le informazioni necessarie!

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