L’importanza dei 10.000 passi al giorno contro uno stile di vita sedentario

In un mondo sempre più dominato da uno stile di vita sedentario, emerge una domanda cruciale: l’obiettivo di raggiungere 10.000 passi al giorno può compensare gli effetti negativi delle ore passate seduti?

Gli effetti delle sedute prolungate

Una crescente mole di prove epidemiologiche indica che restare seduti per periodi prolungati è associato a un rischio maggiore di malattie cardiovascolari e di mortalità. Ad esempio, una meta-analisi di 18 studi ha rilevato che i livelli più elevati di comportamento sedentario erano associati a un rischio del 147% più alto di contrarre malattie cardiovascolari e a un rischio del 90% più alto di morire per malattie cardiache.

D’altra parte, l’aumento del numero di passi quotidiani è associato a un rischio di mortalità significativamente inferiore. Seguendo più di 2.000 adulti di mezza età per circa undici anni, i ricercatori hanno scoperto che le persone che facevano almeno 7.000 passi al giorno avevano un rischio di mortalità dal 50 al 70% inferiore durante il periodo di follow-up.

 

Quando sedentarietà e attività fisica convivono

Il quadro si complica considerando che alti livelli di sedentarietà e alte dosi di camminata non si escludono a vicenda. È comune che lavoratori intellettuali trascorrano 8-10 ore al giorno seduti, ma si impegnino anche in lunghe passeggiate e in esercizi strutturati. La maggior parte degli studi ha valutato separatamente gli impatti del comportamento sedentario e dell’attività fisica, senza indagare su come si influenzano reciprocamente.

Ricercatori australiani hanno recentemente affrontato questa questione, analizzando i dati di 72.174 partecipanti nel Regno Unito, monitorati attraverso accelerometri per misurare sia il conteggio dei passi giornalieri sia il tempo trascorso in sedentarietà. I risultati indicano che raggiungere circa 10.000 passi al giorno è associato a un minor rischio di mortalità, indipendentemente dalle ore trascorse in sedentarietà.

 

Raccomandazioni

La dose ottimale per ridurre sia le malattie cardiovascolari sia la mortalità si colloca tra i 9.000 e i 10.500 passi, e ciò vale sia per i gruppi con alta che con bassa sedentarietà. Tuttavia, coloro che sono più sedentari traggono proporzionalmente maggiori benefici da un numero equivalente di passi, suggerendo una possibile compensazione.

Se non è possibile raggiungere la “dose ottimale”, non preoccupatevi eccessivamente: circa metà dei benefici per le malattie cardiovascolari e la mortalità per qualsiasi causa si ottiene con 4.000-4.500 passi al giorno.

 

Conclusioni

In conclusione, mentre il mondo moderno ci offre comodità che promuovono la sedentarietà, gli studi e le ricerche ci ricordano l’importanza vitale dell’attività fisica regolare e di obiettivi accessibili come i 10.000 passi al giorno per contrastare gli effetti dannosi di uno stile di vita sedentario.

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