L’esposizione alla luce solare ha sempre suscitato dibattito. Sebbene i rischi del sole, come l’aumento delle probabilità di sviluppare il melanoma, siano ben noti, emergono nuove evidenze che suggeriscono che una moderata esposizione al sole possa in realtà migliorare la salute e aumentare l’aspettativa di vita.
Uno studio svedese condotto su 30.000 donne, seguite per 25 anni, ha rilevato un’interessante correlazione: le donne con maggiore esposizione solare mostravano una più alta incidenza di melanoma, ma chi evitava la luce solare aveva una mortalità generale circa doppia.
La causa principale? Le malattie cardiovascolari.
Da Lindqvist et. al, 2014
Sole e mortalità
Uno studio su larga scala condotto su circa 360.000 individui europei ha confermato questi risultati. Dopo aver seguito i soggetti per una media di 12,7 anni, è stato determinato che una maggiore esposizione al sole, misurata sia tramite l’uso di lettini solari sia in base alla radiazione UV del luogo di residenza, era associata a una minore mortalità per tutte le cause.
Nello specifico, le persone che hanno dichiarato di utilizzare i lettini solari hanno mostrato:
- 15% di rischio in meno di mortalità per tutte le cause
- 23% di rischio in meno di mortalità per malattie cardiovascolari
- 14% di rischio in meno di mortalità per cancro
- 12% di rischio in meno di mortalità non cardiovascolare/non oncologica.
Allo stesso modo, gli individui che vivono in aree con una maggiore esposizione naturale ai raggi UV hanno registrato:
- 12% di rischio in meno di mortalità per tutte le cause
- 19% di rischio in meno di mortalità per malattie cardiovascolari
- 12% di rischio in meno di mortalità per cancro
Questi dati suggeriscono che la luce solare possa attivare meccanismi biologici benefici per il nostro organismo.
Oltre la Vitamina D
Tradizionalmente, il beneficio della luce solare è stato attribuito alla produzione di vitamina D, essenziale per godere di ossa forti e di un sistema immunitario efficiente. Tuttavia, la ricerca suggerisce che i raggi UV, in particolare UVA, favoriscano la produzione di ossido nitrico, un composto che rilassa i vasi sanguigni, abbassa la pressione arteriosa e migliora il flusso sanguigno. Questa azione è cruciale per la salute cardiovascolare e potrebbe spiegare la riduzione del rischio di patologie cardiache tra chi ha un’esposizione solare moderata.
Inoltre, l’ossido nitrico può regolare l’infiammazione nel corpo, contrastando l’eccessiva attivazione dell’inflammasoma NLRP3, un complesso proteico coinvolto nei processi infiammatori. Una regolazione equilibrata di questo meccanismo riduce il rischio di infiammazioni croniche, collegate a malattie degenerative.
Trovare il giusto equilibrio
Proteggere la pelle dai raggi UV rimane fondamentale, soprattutto nei luoghi più esposti, ma potrebbe essere altrettanto importante considerare l’effetto positivo di una dose moderata di luce solare. Gli esperti suggeriscono che la quantità ideale di esposizione potrebbe variare in base al luogo di residenza e al clima: nelle aree a bassa intensità UV, una maggiore esposizione potrebbe essere vantaggiosa, mentre in zone molto soleggiate è cruciale adottare protezioni adeguate.
In definitiva, accanto ai rischi che il sole può comportare, gli studi dimostrano che una moderata esposizione alla sua luce potrebbe contribuire in modo significativo alla salute e alla longevità.