10.000 passi al giorno: credenza popolare o evidenza scientifica?

Il benessere in azienda

Nel mondo del benessere aziendale, la promozione di uno stile di vita sano tra i dipendenti è cruciale per migliorare non solo la loro salute fisica, ma anche la produttività e la soddisfazione lavorativa. Un elemento fondamentale in questo contesto è l’incoraggiamento all’attività fisica regolare.

Tuttavia, con la proliferazione di dispositivi indossabili e app per la salute, è emersa una convinzione diffusa: quella dei 10.000 passi al giorno come panacea per il benessere fisico.

 

 

La ricerca, tuttavia, ci offre una prospettiva aggiornata e scientificamente valida su questa nozione.

10.000 passi al giorno. Mito o realtà?

Uno studio del 2022 guidato dalla Prof.ssa Amanda Paluch dell’Università del Massachusetts, ha esaminato l’impatto del numero di passi giornalieri sulla longevità. Contrariamente alla credenza popolare, il traguardo dei 10.000 passi non è necessario per trarre benefici significativi per la salute. Gli individui che hanno percorso 7.000 passi al giorno hanno mostrato una riduzione del rischio di mortalità prematura tra il 50% e il 70% rispetto a coloro che ne hanno percorsi meno.

La figura mostra una relazione inversa tra il numero di passi giornalieri e il rischio di mortalità, con un calo significativo del rischio all’aumentare del numero di passi. Intorno ai 7.500 passi al giorno, il beneficio in termini di riduzione del rischio di mortalità sembra stabilizzarsi. Il rapporto di rischio è stato aggiustato per età, tempo di utilizzo dell’accelerometro, etnia (se applicabile), sesso (se applicabile), educazione/occupazione, indice di massa corporea e variabili specifiche riguardanti lo stile di vita, condizioni croniche o fattori di rischio, e stato di salute generale. Questo significa che i risultati del grafico tengono conto di diversi fattori che potrebbero influenzare la relazione tra numero di passi e rischio di mortalità, cercando di isolare l’effetto specifico del numero di passi.

Inoltre, una seconda ricerca condotta dalla Dr.ssa I-Min Lee della Harvard Medical School su un gruppo di donne anziane, ha rivelato che 4.400 passi al giorno erano sufficienti per ottenere una riduzione del 41% nella mortalità. Sorprendentemente, aumentare il numero di passi a 7.500 al giorno non ha mostrato differenze significative rispetto al raggiungimento dei 10.000 passi per quanto riguarda il rischio di morte prematura.

Queste scoperte hanno implicazioni importanti per le politiche di benessere aziendale. Innanzitutto, demistificano l’obiettivo spesso intimidatorio dei 10.000 passi al giorno, proponendo un traguardo più raggiungibile e basato su evidenze scientifiche. Inoltre, sottolineano l’importanza di incorporare l’attività fisica nella routine quotidiana in modi gestibili e non onerosi.

Promuovere l’attività fisica in azienda

Ecco alcune raccomandazioni pratiche per le aziende che desiderano promuovere la salute e il benessere tra i dipendenti:

[1]   Incoraggiare la misurazione: Promuovere l’uso di pedometri o dispositivi indossabili per monitorare l’attività fisica può motivare i dipendenti a muoversi di più durante la giornata.

[2]   Obiettivi realistici: Sfatare il mito dei 10.000 passi al giorno, e incoraggiare invece i collaboratori verso l’obiettivo scientificamente supportato di circa 7.500 passi.

[3]   Incorporare il movimento nella routine quotidiana: Incentivare brevi pause per camminare durante la giornata lavorativa, sfruttando momenti come le telefonate o le pause caffè per aggiungere attività fisica.

[4]   Creare opportunità di movimento: Strutturare l’ambiente di lavoro per facilitare l’attività fisica, ad esempio con scale accessibili, aree di riposo a distanza ragionevole e percorsi segnalati per camminate brevi.

Conclusioni

Adattare le strategie di benessere aziendale alle evidenze scientifiche attuali, dunque, non solo renderà gli obiettivi di salute più accessibili ai dipendenti ma contribuirà anche al mantenimento di un ambiente di lavoro più sano e produttivo. Il movimento, anche al di sotto della soglia dei 10.000 passi, può apportare benefici significativi, promuovendo un benessere generale e una maggiore longevità.

Articoli consigliati

La capacità di ricordare e concentrarsi efficacemente è essenziale per il nostro successo quotidiano, sia a livello personale che professionale. Diversi fattori possono influenzare queste abilità cognitive, tra cui il sonno, l’età, l’esercizio fisico e la nutrizione. Comprendere questi fattori e come gestirli può aiutarci a mantenere il cervello in ottima forma. Importanza del sonno […]

Nel corso degli anni, l’umanità ha fatto notevoli progressi nel campo della longevità. Tuttavia, mentre la durata media della vita si è allungata significativamente, la qualità di questi anni aggiuntivi non sempre è ottimale. La differenza tra Lifespan e Healthspan Diventa quindi cruciale comprendere la differenza tra durata della vita (lifespan) e durata della vita […]

Nell’ambito delle nostre vite sempre più impegnate e con richieste elevate di performance in ogni settore, risulta essenziale capire come i ritmi biologici influenzino le nostre capacità cognitive. Un recente studio condotto da Pablo Valdez, ricercatore presso il laboratorio di psicofisiologia dell’Università di Monterrey (Messico), evidenzia l’importanza dell’interazione tra i ritmi circadiani e l’attenzione, un […]

Vuoi ottenere maggiori informazioni sulla tecnologia TOI™ e sulle possibilità di implementazione in servizi di terze parti?