È da tempo risaputo che mentre dormiamo il nostro cervello rielabora gli eventi della giornata e li trasferisce nella memoria a lungo termine.
Lo studio
Uno studio pubblicato sulla rivista Cell Reports ha finalmente dimostrato, attraverso minuscoli microelettrodi impiantati nel cervello di due persone, come i neuroni si attivino durante il sonno per rielaborare i nostri ricordi e trasferirli nella memoria a lungo termine.
Lo studio è stato condotto presso BrainGate, un consorzio di ricerca accademica nato dalla collaborazione tra diverse cliniche e università. Nell’ultimo decennio, BrainGate ha sviluppato delle innovative interfacce cervello-computer che consentono alle persone affette da malattie neurologiche, lesioni cerebrali o perdita di arti, di poter utilizzare i segnali provenienti dal cervello per muovere i cursori dei computer, le braccia robotiche e altri dispositivi di assistenza essenziali per comunicare e interagire con il mondo.
I microelettrodi per registrare l’attività dei singoli neuroni
I chirurghi di BrainGate hanno impiantato dei minuscoli elettrodi nel cervello di due persone con paralisi sensoriale e motoria, permettendo loro di muovere una mano con il solo pensiero. L’utilizzo di microelettrodi ha permesso per la prima volta di registrare l’attività di singoli neuroni, e non di gruppi di neuroni. Alle persone veniva detto di pensare di muovere la mano, poiché naturalmente il movimento effettivo dell’arto non era possibile a causa della paralisi. Mappando il modo in cui i neuroni si comportano durante il pensiero, un decodificatore è in grado di tradurre il pensiero in un’azione, servendosi di specifici strumenti di output come delle protesi artificiali.
La preferenza direzionale dei neuroni
I neuroni sembrano avere delle preferenze direzionali distinte. Alcuni si attivano maggiormente quando la persona vuole muovere la mano verso l’alto, altri invece quando la persona vuole muovere la mano verso il basso, e così via. In questo modo, osservando il modello di attivazione dei neuroni, è possibile capire in quale direzione la persona vuole muovere la mano.
Apprendimento e riposo
Durante lo studio, alle due persone è stato chiesto di giocare ad un gioco simile a Simon, il famoso tormentone degli anni ’80 che prevedeva la ripetizione da parte del giocatore dello stesso ordine di movimenti appena proposto dal gioco. Le due persone naturalmente non dovevano muovere le braccia, ma pensare alla sequenza di movimenti da eseguire. Dopo questa attività, alle persone veniva chiesto di fare un sonnellino.
I risultati
I risultati hanno mostrato che durante il sonno l’attività neuronale era fortemente correlata con l’attività registrata mentre i soggetti stavano giocando. Questo significa che il loro cervello continuava a giocare a Simon anche dopo che si erano addormentati, riproducendo gli stessi schemi nel loro cervello.
L’importanza del sonno
Questo risultato supporta l’idea che per ottimizzare la memoria e l’apprendimento le persone debbano dare estrema importanza al riposo, soprattutto notturno. Un sonno di adeguata durata e soprattutto di qualità (con un sufficiente periodo di sonno profondo e di sonno REM) è fondamentale per consolidare le conoscenze acquisite durante la giornata. Diversi dispositivi, come fasce al petto o orologi da polso, permettono di avere un monitoraggio avanzato del sonno in grado di differenziare le varie fasi e di fornire un report sulla qualità del sonno quotidiano. Questi strumenti sono essenziali per tenere sotto controllo il proprio stile di vita e per acquisire la consapevolezza necessaria ad intervenire per migliorarlo, ove necessario.
Controllare il proprio stile di vita con i sensori indossabili
Neocogita offre da sempre alle aziende la possibilità di valutare lo stile di vita dei propri dipendenti e collaboratori attraverso l’utilizzo di sensori indossabili. Attraverso questi dispositivi è possibile ottenere una misurazione breve ma rappresentativa dello stile di vita (con i sensori da indossare per 3 giorni consecutivi – 2 giorni lavorativi e 1 giorno di riposo) oppure una misurazione in continuo (con il sensore/orologio da polso da indossare continuativamente). I dati raccolti dai sensori forniscono importanti informazioni riguardo lo stress e il recupero, l’attività fisica e la qualità del sonno, che abbiamo visto essere fondamentale anche per favorire un corretto apprendimento.