L’attività fisica è un aspetto di estrema importanza, troppo spesso sottovalutato. Le restrizioni dettate dalla pandemia hanno modificato le nostre abitudini, limitando l’attività fisica, talvolta già scarsa, di molte persone. C’è ragione di credere che questo abbia avuto un impatto sulla salute mentale, soprattutto quella delle persone vulnerabili. Trascorrere molto tempo seduti è stato dimostrato essere un fattore di rischio legato alla depressione. Al contrario, le persone che praticano attività fisica sembrano soffrire molto meno di tale patologia. Per esempio, le persone che svolgono almeno 30 minuti di attività moderata al giorno hanno circa il 30% di probabilità in meno di presentare sintomi di depressione/ansia, mentre le persone che svolgono almeno 15 minuti di attività vigorosa hanno il 40% di probabilità in meno di presentare tali sintomi.
I seguenti studi scientifici testimoniano l’importanza dell’attività fisica per la salute mentale.
Studio #1
Uno stile di vita fisicamente attivo è legato a un rischio minore di sviluppare problemi di salute mentale.
Un gruppo di ricercatori ha analizzato i dati raccolti attraverso un sondaggio che ha coinvolto più di 1 milione di adulti americani. In particolare, è stato confrontato il numero di giornate con problemi di salute mentale (autoriferiti) tra individui fisicamente attivi e individui più sedentari.
Risultati
Gli individui fisicamente attivi hanno riferito meno problemi di salute mentale (-43% di giornate con sintomi autoriferiti di cattiva salute mentale) rispetto a coloro che sono fisicamente meno attivi. In generale, si può affermare che qualsiasi tipo di attività fisica porti un beneficio. Tuttavia, le associazioni più forti sono emerse per gli sport di squadra (-22,3%), il ciclismo (-21,6%) e le attività aerobiche e di palestra (-20,1%).
Studio #2
Uno stile di vita fisicamente attivo è legato a un rischio minore di sviluppare disturbi d’ansia.
Un gruppo di ricercatori ha esaminato i dati di tutti gli svedesi che hanno partecipato alla più grande gara di sci di fondo a lunga distanza (Vasaloppet, 90 km) tra il 1989 e il 2010 (n = 197.685). Li hanno poi confrontati con individui corrispondenti della popolazione generale (n = 197.684) che non hanno preso parte a tale evento, e quindi decisamente meno allenati. Questo studio longitudinale ha seguito i soggetti per un massimo di 21 anni, facendo riferimento a un registro nazionale per recuperare eventuali diagnosi relative alla salute mentale.
Risultati
I ricercatori hanno scoperto che gli sciatori avevano un rischio del 60% inferiore di sviluppare l’ansia nel periodo di follow-up, rispetto al gruppo di controllo composto da non sciatori.
Studio #3
L’attività fisica protegge dagli episodi depressivi, anche negli individui con un’alta predisposizione genetica alla depressione maggiore.
I ricercatori hanno esaminato i dati genomici di 7.968 individui e hanno calcolato il loro rischio genetico per lo sviluppo di depressione.
Risultati
Esaminando le cartelle cliniche dei soggetti, è emerso che le persone con un punteggio di rischio poligenico più elevato per la depressione avevano effettivamente ricevuto con maggiore probabilità una diagnosi di disturbo depressivo. Da una analisi più approfondita, è però emerso che l’attività fisica esercita un effetto protettivo contro la depressione, in una misura simile all’impatto del rischio genetico. I livelli più elevati di attività fisica sono stati associati a una minore probabilità di depressione in tutti i livelli di rischio genetico, anche nei più elevati.
Studio #4
Una buona forma fisica, accompagnata da una discreta forza muscolare, è legata a un minor rischio di depressione e ansia.
I ricercatori del Regno Unito hanno esaminato i dati di 152.978 partecipanti che erano stati in precedenza testati sulla forma fisica cardiorespiratoria e la forza di presa (una misura comunemente usata per stimare la forza muscolare), e che avevano compilato dei questionari per stimare l’incidenza di comuni disturbi psicologici.
Risultati
Attraverso un periodo di follow-up di sette anni, i ricercatori hanno trovato una forte correlazione tra le misure di fitness e le misure di salute mentale. I partecipanti con un basso livello di fitness cardiorespiratorio e forza muscolare hanno il 98% di probabilità in più di sperimentare depressione e il 60% di probabilità in più di sperimentare disturbi d’ansia, rispetto ai soggetti con un punteggio più alto nelle misure di fitness.