Il sonno è un elemento fondamentale della nostra vita. Attraverso il sonno il nostro corpo può riposarsi dalle fatiche della giornata e può ristabilire un equilibrio psicofisico. Durante il nostro riposo notturno attraversiamo diverse fasi: sonno leggero, sonno profondo e sonno REM (Rapid Eye Movements).
Sebbene tutte le fasi del sonno rivestano una certa importanza, il sonno REM svolge un ruolo fondamentale nell’elaborazione e nella memorizzazione delle informazioni, permettendo di conservare i ricordi e di consolidare ciò che si è appreso durante il giorno.
Sarebbe bene che ogni notte dedicassimo tra i 90 e i 110 minuti al sonno REM, ma questa fase tanto importante a volte può essere difficile da raggiungere, per diversi motivi.
Perché non riusciamo a rimanere a lungo nella fase REM?
I motivi possono essere molti e sono riconducibili, tra il resto, alle seguenti problematiche:
- Alcool e fumo. Il consumo di bevande alcoliche di sera, prima di coricarsi, può contribuire alla scarsità di sonno REM durante la notte e può ritardare l’insorgere del primo ciclo REM. Anche la nicotina sembra avere un cattivo effetto sul nostro sonno REM.
- Attività fisica. La mancanza di un’attività fisica regolare è un’altra causa che può generare delle carenze di sonno REM durante la notte.
- Stress. Ci sono anche prove crescenti che i momenti di stress intensi e prolungati portino a diminuzioni, interruzioni e ritardi nel sonno REM.
Appare quindi chiaro come il nostro stile di vita, i nostri comportamenti e le nostre abitudini influenzino la qualità del nostro riposo notturno.
Com’è possibile misurare la qualità del proprio sonno?
Le tecnologie di cui al giorno d’oggi disponiamo consentono un monitoraggio avanzato del sonno in maniera completamente non invasiva. È sufficiente indossare un piccolo orologio da polso con un apposito sensore in grado di rilevare il nostro battito cardiaco e di indentificare, attraverso appositi algoritmi, le fasi del nostro sonno.
Al mattino, si ha quindi la possibilità di visualizzare un report sulla qualità del proprio sonno notturno, così da acquisire quella consapevolezza necessaria ad effettuare un cambiamento del proprio stile di vita.
Come aumentare il sonno REM
- Acquisire una regolarità in ciò che facciamo è un passo fondamentale. Abbiamo visto che l’attività fisica aiuta la qualità del sonno. Tuttavia, fare attività fisica un solo giorno probabilmente non aiuterà molto. Ciò che farà veramente la differenza sarà l’introduzione costante dell’attività fisica nella propria vita quotidiana. Assicuriamoci però che il nostro allenamento termini almeno 3 ore prima di andare a dormire. In questo modo il nostro corpo avrà il tempo di rilassarsi.
- Cerchiamo di pianificare con regolarità i nostri orari di sonno e di veglia. Questo è fondamentale per entrare in tutte le fasi del sonno. Cerchiamo, nei limiti del possibile, di andare a letto alla stessa ora ogni sera e di dormire per almeno sette ore. Con il tempo, il nostro corpo si abituerà al programma, entreremo più facilmente nelle varie fasi del sonno, e potremo anche fare meno fatica a svegliarci!
- Troviamo degli sbocchi creativi per lo stress. È assolutamente normale essere stressati durante la giornata lavorativa, sarebbe insolito il contrario. Ciò che è fondamentale, però, è riuscire a bilanciare i periodi di stress con dei periodi di riposo, in cui il nostro corpo e la nostra mente abbiano il tempo di ristorarsi.
- Facciamo attenzione all’assunzione di bevande. Cerchiamo di idratarci molto durante il giorno e meno alla sera, per evitare possibili risvegli notturni. Cerchiamo anche di limitare il consumo di alcolici nelle ore precedenti l’addormentamento.
Essere consapevoli della qualità del proprio riposo notturno è il primo passo per attuare dei comportamenti per correggere il proprio stile di vita. Neocogita propone da sempre un programma di valutazione del proprio stile di vita (Lifestyle Assessment) tramite l’uso di sensori indossabili.
Perché la consapevolezza è il primo passo verso il cambiamento!