Prevenire l’Alzheimer e altre forme di demenza semplicemente cambiando il proprio stile di vita. Come? Con un mix di esercizio fisico, training cognitivo, alimentazione sana e attività sociali.
Alla Conferenza Internazionale dell’Associazione Alzheimer (Alzheimer’s Association International Conference) tenutasi a Copenhagen la settimana scorsa (dal 12 al 17 luglio) sono stati presentati i risultati preliminari di un nuovo studio sul deficit cognitivo.
Il Finnish Geriatric Intervention Study to Prevent Cognitive Impairment and Disability (FINGER) è un trial multicentrico, randomizzato e controllato partito in Finlandia nel 2009 e che si completerà nel corso del 2014.
I partecipanti di questo studio sono oltre 1200 individui a rischio di declino cognitivo, di età tra i 60 e i 77 anni, divisi in un gruppo di controllo, che ha ricevuto consigli di base sulla salute, e in un gruppo di intervento, sottoposto a una dieta specifica, esercizio fisico, training cognitivo, attività sociali e a controlli di fattori di rischio come la pressione sanguigna e il colesterolo.
Dopo due anni, i partecipanti sono stati sottoposti a test cognitivi (memoria, velocità, funzioni cognitive) e i risultati sono sorprendenti: gli individui del gruppo di intervento hanno mostrato un rendimento notevolmente migliore in diversi test della memoria rispetto al gruppo di controllo.
“Questi risultati dimostrano che la prevenzione è possibile, e meglio sarebbe cominciare presto”, riporta Miia Kivipelto, una delle autrici dello studio.
Dopo numerosi trial con vari tipi di medicinali per curare l’Alzheimer che hanno avuto esito negativo, è straordinario aver trovato un metodo facile e adottabile da tutti per ridurre il rischio di sviluppare questa malattia.
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