5 buoni propositi per il 2016 per il bene del tuo cervello

Ebbene, ci caschiamo anche noi: a gennaio è oramai un cliché fare dei buoni propositi per l’anno appena cominciato. Vogliamo però proporvi alcune semplici attività consigliate che faranno bene al vostro cervello. Parola della scienza.

 

1. Medita

A costo di essere ripetitivi, la meditazione ha molteplici effetti benefici per il nostro cervello: dalla riduzione dello stress e della sensazione di ansia, al miglioramento della sensazione di benessere generale, al potenziamento della propria attenzione. Vivi nel respiro!

 

2. Allenati con BrainHQ

Gli esercizi cognitivi di BrainHQ funzionano davvero: sono stati studiati da scienziati con profonde conoscenze del cervello umano e sono stati oggetto di importanti studi sui benefici dei programmi di training cognitivo. Puoi fare una prova gratuita semplicemente iscrivendoti sul sito neocogita.brainhq.com, acquistare un abbonamento mensile o annuale, o anche regalare un abbonamento a chi ti è caro! Se sei un utente pagante, poi, potrai avere uno sconto sull’abbonamento da regalare!

 

3. Fai una passeggiata, soprattutto all’aria aperta e in compagnia

Oltre all’allenamento mentale, anche l’allenamento fisico è molto importante per il nostro cervello. In particolare, prendere “una boccata di aria fresca”, specie se in compagnia, combatte lo stress e la depressione e aiuta a farti sentire più felice.

 

4. Mangia con consapevolezza

I concetti della mindfulness possono essere applicati in qualsiasi aspetto della nostra vita. Possiamo infatti essere più “mindful” anche quando mangiamo, per evitare di abbuffarci senza rendercene conto. Quante volte ti è successo di finire il tuo pranzo senza nemmeno aver gustato un boccone, solo perché eri di fretta o distratto? Questi semplici passi possono aiutarti a sviluppare meglio la capacità del “mindful eating”.

 

5. Sii curioso

La nostra mente non smette mai di imparare, ma l’apprendimento può essere più facile se ci si pone con curiosità. Quando un bambino è curioso, infatti, è più propenso a prestare attenzione a lungo.

 

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